Descrizione
Bruno Donzelli “Colazione da fontana” verde, serigrafia su carta cm. 70×30.
Si rilascia certificato di garanzia della nostra galleria ai sensi di Legge del 20.11.1971 n.1062 art. 2
Bruno Donzelli “Colazione da fontana” verde, serigrafia su carta, edizione in 30 esemplari firmati e numerati manualmente dall’artista.
La foto potrebbe non corrispondere al numero di esemplare inviato.
Bruno Donzelli nasce a Napoli nel 1941. Già negli anni sessanta è presente in diverse gallerie italiane con mostre personali. Le sue opere risentono del clima animato creato dalla Pop Art, a tratti nelle sue opere troviamo narrazioni riconducibili al fumetto e al fantastico.
Nel 1973 è invitato alla V Internazionale Kunstmesse di Berlino, alla mostra Post Fumettum natum curata da Giorgio Di Genova, mentre del 1974 è la presenza alla Rassegna internazionale di Acireale dal titolo Ironia come Alternativa.
Le opere degli anni settanta hanno come tema centrale il “casellario dell’arte”, espressione che racchiude all’interno l’analisi che l’artista compie sugli eventi e sui protagonisti dell’arte del nostro secolo. Con quest’idea si spingerà nel tempo al fortunato ciclo Ormare, dalla quale si evince una nuova materia pittorica, ricca di spessori e di segni che saranno presenti nelle opere degli anni ottanta.
Nel 1984 dei “Siparietti impertinenti” dove nelle opere dell’artista, troviamo dei chiari riferimenti a quadri museali degli artisti del novecento italiano come De Chirico, Morandi, Carrà. Un’esperienza che propone attraversamenti di brani pittorici, di un’antologia immaginativa, sulla quale l’artista interviene con ironia.
Negli anni novanta è un susseguirsi di mostre nazionali ed internazionali e nel 1999 realizza il Calendario Buffetti.
Nel febbraio 2000 viene inaugurata con la presenza di oltre duemila persone, una sua grande mostra antologica alla Reggia di Caserta. L’esposizione accompagnata da un catalogo monografico edito da Charta, raccoglie oltre settanta lavori degli ultimi trent’anni, ripercorrendo con attenzione critica l’itinerario artistico dell’artista. Nel 2007 si è tenuta ancora una sua grande mostra personale al Maschio Angioino di Napoli con ampia monografia di Gillo Dorfles.