Descrizione
Bruno Donzelli “Ormare” tecnica mista su tela cm. 90×100. Si rilascia autentica dell’artista su foto.
Bruno Donzelli “Ormare” tecnica mista su tela, esemplare unico.
Opera completa di cornice in legno nobile, trattato per garantire una migliore durabilità.
Azienda Made in Italy che utilizza i migliori materiali regolamentati in circolazione come Tiglio, Rovere, Ayous, Abete e Pino.
Bruno Donzelli nasce a Napoli nel 1941. Già negli anni sessanta è presente in diverse gallerie italiane con mostre personali. Le sue opere risentono del clima animato creato dalla Pop Art, a tratti nelle sue opere troviamo narrazioni riconducibili al fumetto e al fantastico.
Nel 1973 è invitato alla V Internazionale Kunstmesse di Berlino, alla mostra Post Fumettum natum curata da Giorgio Di Genova, mentre del 1974 è la presenza alla Rassegna internazionale di Acireale dal titolo Ironia come Alternativa.
Le opere degli anni settanta hanno come tema centrale il “casellario dell’arte”, espressione che racchiude all’interno l’analisi che l’artista compie sugli eventi e sui protagonisti dell’arte del nostro secolo. Con quest’idea si spingerà nel tempo al fortunato ciclo Ormare, dalla quale si evince una nuova materia pittorica, ricca di spessori e di segni che saranno presenti nelle opere degli anni ottanta.
Nel 1984 dei “Siparietti impertinenti” dove nelle opere dell’artista, troviamo dei chiari riferimenti a quadri museali degli artisti del novecento italiano come De Chirico, Morandi, Carrà. Un’esperienza che propone attraversamenti di brani pittorici, di un’antologia immaginativa, sulla quale l’artista interviene con ironia.
Negli anni novanta è un susseguirsi di mostre nazionali ed internazionali e nel 1999 realizza il Calendario Buffetti.
Nel febbraio 2000 viene inaugurata con la presenza di oltre duemila persone, una sua grande mostra antologica alla Reggia di Caserta. L’esposizione accompagnata da un catalogo monografico edito da Charta, raccoglie oltre settanta lavori degli ultimi trent’anni, ripercorrendo con attenzione critica l’itinerario artistico dell’artista. Nel 2007 si è tenuta ancora una sua grande mostra personale al Maschio Angioino di Napoli con ampia monografia di Gillo Dorfles.